Fecondazione Assistita

La procreazione medicalmente assistita (PMA) è un insieme di tecniche altamente specialistiche che hanno lo scopo di porre rimedio a molti casi di infertilità.

Da metodiche di I° livello, quali l’inseminazione intrauterina (IUI), si passa a tecniche di fecondazione in vitro come la FIVET (fecondazione in vitro con embrio transfer), ICSI (iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo), IMSI (iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi morfologicamente selezionati).

Il dott. Massimo Nalon, da anni impegnato nel campo dell’infertilità di coppia, è in grado di fornire alle coppie tutti i trattamenti di fecondazione assistita, seguendo tutte le tappe dell’iter terapeutico, dalla fase di monitoraggio ecografico ed ormonale, alla fase operativa del prelievo ovocitario e successivo transfer embrionario in collaborazione con il Centro Arcster di Mestre, 1º Centro del Veneto, sito in via Antonio da Mestre,19.

Il Dr. Nalon fornisce nel proprio Studio un servizio completo di consulenza, è possibile eseguire:

  • Sonoisterosalpingografia per la valutazione della pervietà tubarica
  • Studio ecografico in 3D della cavità uterina per la diagnostica delle malformazioni uterine
  • Valutazione completa della riserva ovarica con dosaggio plasmatico di FSH ed Ormone antimulleriano (AMH) e conta ecografica dei follicoli antrali
  • Monitoraggio della crescita follicolare multipla per tecniche di fecondazione assistita ( IUI, FIVET, ICSI)
  • IUI, FIVET, ICSI ED IMSI, Crioconservazione gameti ed embrioni (presso il Centro Arcster di Mestre).

Il Dott. Massimo Nalon da più di 15 anni si occupa di diagnosi e trattamento della coppia infertile, per molti anni ricoprendo  l’incarico di Responsabile del centro di Fecondazione Assistita della Casa di Cura di Abano Terme. Nel nostro Studio viene fornita consulenza specialistica per le problematiche di infertilità di coppia e sui trattamenti specialistici di fecondazione assistita.

La sterilità di coppia rappresenta a tutt’oggi un reale e crescente problema sanitario, si stima infatti, che circa 40.000 nuove coppie ogni anno consultino per tale problema un medico e che, alla fine dell’iter diagnostico, il 5-7% di queste coppie risultino effettivamente infertili. Le cause di infertilità sono molteplici, oggi si ritiene che vi sia una parità nella percentuale tra femmine e maschi, con circa un 20% di cause inspiegate in cui convergono perlopiù le cosidette subfertilità, pazienti cioè, sia maschi che femmine, con disovulazioni, tube parzialmente malfunzionanti, maschi con dispermie in cui non è escludibile un concepimento naturale me nelle quali la possibilità di concepimento è ridotta e statisticamente meno probabile.

Cause di infertilità femminile

Fra le principali cause di infertilità femminile ricordiamo i disturbi dell’ovulazione e la sterilità che può comprendere i casi di ostruzione tubarica o di infertilità tubarica, pur in presenza di tube pervie.

Cause minori riguardano l’endometriosi, l’incompatibilità del muco cervicale e l’infertilità immunologica.

Cause di infertilità maschile

Quest’ultima è notevolmente aumentata nel corso degli anni, si ritiene che le cause siano multifattoriali e comprendenti sia fattori ambientali, dietetici, lavorativi, sia fattori genetici.

Molto si è scoperto recentemente sulle cause di alcune forme di sterilità maschile ed oggi siamo in grado di diagnosticarle con sofisticate metodiche ed in molti casi tecnicamente pure di risolverle, dando alle coppie una regionevole speranza di ottenere una gravidanza.

Indagini Preliminari

La raccomandazione che gli specialisti nella riproduzione umana rivolgono sia ai medici non specialisti nel settore sia agli stessi pazienti, è quella di non perdere tanto tempo perchè quest’ultimo può, in molti casi, compromettere il buon esito dei risultati.
Una volta che sia intercorso, dal momento in cui la coppia ricerca gravidanza, un tempo ragionevole di attesa, oramai da tutti ritenuto essere di un anno, la coppia deve essere avviata rapidamente alla esecuzione di indagini diagnostiche tese alla ricerca di una possibile causa di infertilità.
Le indagini che riteniamo utili ai fini diagnostici e che quindi raccomandiamo ai pazienti di eseguire, comprendono:

Maschio:

  • spermiogramma completo con spermiocoltura. In caso di alterazioni dei parametri seminali, si approfondirà l’iter diagnostico con ulteriori indagini (es. ecografia testicolare con doppler venoso, dosoggi ormonali, visita andrologica e/o urologica, es. genetici)

Femmina:

  • isterosalpingografia e/o sonoisterografia
  • dosaggio plasmatico del progesterone da eseguire sette giorni prima della successiva mestruazione in pz. con cicli mestruali regolari
  • eventuali altri esami ormonali da eseguire in base alla storia mestruale della donna
  • isteroscopia e/o ecografia transvaginale 3D
  • laparoscopia

Terminato l’iter diagnostico saremo in grado di poter, almeno in ca. l’80% delle coppie, individuare una causa di infertilità compatibile poi con un trattamento specifico. Esiste però un quasi 20% di coppie in cui la causa risulta inspiegata, coppie che potrebbero naturalmente avere un concepimento, ma in cui la fertilità è probabilmente ridotta per motivi diversi e multipli. Soprattutto per queste coppie la decisione terapeutica, per così dire, dovrà tenere conto di diverse problematiche, la più importante delle quali riguarda l’età della donna.

L’inseminazione artificiale intrauterina IUI, rappresenta la metodica forse più utilizzata anche perchè tecnicamente semplice. Le principali indicazioni risiedono in disovulazioni, dispermie lievi, incompatibilità muco-cervicale e nella infertilità inspiegata. Il seme maschile, adeguatamente trattato, viene trsferito a livello del fondo uterino con l’ausilio di una sottilissima cannula attraverso il canale cervicale uterino.

Tale metodica è assolutamente indolore e non richiede anestesia, viene eseguita ambulatoriamente.
Al fine di aumentare la probabilità di successo dell’inseminazione intrauterina, si è soliti stimolare la crescita follicolare multipla e la successiva maturazione degli stessi attraverso dei farmaci.

La scelta del momento migliore per l’esecuzione dell’inseminazione intrauterina è molto importante perchè deve coincidere con il momento dell’ovulazione; a tale fine il ciclo stimolato è attentamente monitorizzato attraverso l’esecuzione di ecografie programmate in giorni successivi e talora anche con dosaggi ormonali seriati.

La percentuale di successo media di tale metodica è di ca. il 18% per ciclo di trattamento; in caso di insuccesso al primo tentativo, si eseguono ulteriori inseminazioni (normalmente non oltre tre tentativi nel nostro Centro).

La FIVET (fertilizzazione in vitro con trasferimento intrauterino degli embrioni) è, tra le metodiche complesse, forse quella oggi più utilizzata.
Le principali indicazioni risiedono nella ipervietà tubarica nella endometriosi lieve-media, nelle dispermie più accentuate, ma anche nella infertilità inspiegata e nelle subfertilità in cui la probabilità per la coppia di concepire naturalmente può essere ridotta.

Dal punto di vista tecnico consiste in una prima fase di preparazione tendente alla stimolazione della crescita follicolare multipla: si tratta in pratica di assicurare la crescita sincronizzata di diversi follicoli ovarici al fine di ottenere il maggior numero possibile di ovociti adatti alla fecondazione.
La fase di preparazione è gestita sulla base di svariati protocolli che vengono personalizzati per ciascuna paziente.
La crescita e maturazione follicolare vengono monitorizzate attraverso ecografie ripetute a breve distanza di tempo ed attraverso il dosaggio di alcuni ormoni nel sangue, al fine di individuare il momento migliore per il prelievo ecoguidato degli ovociti.
Tale prelievo avviene in condizioni di blanda sedazione ed in ambiente asettico; gli ovociti in questo modo aspirati vengono immediatamente trasferiti all’attiguo laboratorio di biologia della riproduzione adeguatamente attrezzato.

A questo punto gli ovociti vengono messi a contatto con il seme maschile, in precedenza raccolto ed adeguatamente trattato ed incubati in ambiente idoneo affinchè avvenga la fertilizzazione. Nelle ore successive si osserva l’avvenuta fertilizzazione e si monitorizza l’eventuale crescita degli embrioni finchè questi non giungono allo stadio di sviluppo idoneo al loro trasferimento in utero, che si esegue, sempre in ambiente asettico, ma senza la necessità di sedazione della donna, tramite una sottile cannula (trasferintrauterino). Le percentuali di successo di questa metodica in termini di gravidanze variano da un minimo dell’8% ad un massimo del 30%; queste differenze sono dipendenti da molteplici fattori, uno dei quali, l’età della donna, incide in modo importante.

L’ICSI prevede, in pratica, l’introduzione dello spermatozoo all’interno dell’ovocita.
Tecnicamente, come nella FIVET, vi è una fase di stimolazione ovarica ed il prelievo ecoguidato degli ovociti in sedazione. La tecnica di inseminazione consiste invece in una micromanipolazione che ci permette di introdurre il singolo spermatozoo all’interno dell’ovocita e quindi di ottenere una successiva fertilizzazione dello stesso, con la possibilità di avere degli embrioni da trasferire intrautero.

Come è facile immaginare, tale metodica richiede una attrezzatura laboratoristica estremamente complessa e soprattutto una notevole esperienza biologica. Presenta comunque una buona percentuale di successo di gravidanze, anche tenuto conto delle indicazioni della ICSI che sono essenzialmente le gravi alterazioni seminali e la mancata fertilizzazione in pazienti già sottoposte a precedenti cicli FIVET.

Tutte le metodiche sopracitate espongono la paziente a delle complicanze, a tal fine la coppia deve essere esaustivamente informata dai medici ed deve controfirmare un consenso informato.
Elencheremo qui di seguito le varie complicanze possibili durante un ciclo di procreazione assistita:
1 – Rischio che il ciclo venga annullato per mancata risposta alla stimolazione.
2 -Rischio di “iperstimolazione ovarica” nello 0,6% delle pazienti, con possibilità di ospedalizzazione nei casi di turbe della coagualzione e/o di problemi renali.
3 – Rari casi di lesioni di organi interni e/o di infezioni a seguito del prelievo ecoguidato degli ovociti.
4 – Gravidanze multiple, il 20% gemellare ed un 5% trigemine.
5 – Aumento in percentuale della abortività nelle prime 12 settimane gestazionali.
6 – Lieve aumento in percentuale dell gravidanze extrauterine.
7 – Non vi sono aumenti di malformazioni fetali e di anomalie cromosomiche con la FIVET

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Studio Ostetrico - Ginecologico Studio Dr. Massimo Nalon

Il Dr. Nalon è a disposizione per rispondere alle vostre domande su sterilità, procreazione assistita e gravidanza.