Gravidanza

Il nostro Studio ostretico e ginecologico fornisce un monitoraggio completo della gravidanza, con visita ostetrica mensile supportata da una ecografia di supporto. Inoltre, in collaborazione con Specialisti in ecografia ostetrica, forniamo un servizio completo di diagnostica ecografica di II° livello, dall’ultrascreen alla ecografia morfologica.

La gravidanza rappresenta per i futuri genitori un momento unico. E’ importante che il ginecologo segua tutta la durata della gravidanza, in genere una visita al mese, a scadenza fissa,è sufficiente per tenere la situazione sotto controllo.

L’OMS ha stabilito, infatti, che una riduzione dei controlli abituali in gravidanza aumenta la mortalità e morbilità neonatale.

Il nostro Studio ha voluto fornire alle gestanti un Servizio completo:

  • Monitoraggio clinico ed ecografico della gravidanza
  • Screening delle cromosomopatie (es:S.di Down) attraverso l’ultrascreen e DNA fetale (in collaborazione con professionisti esperti).
  • Ecografia morfologica (in collaborazione con professionisti esperti).
  • Ecografia 3D/4D

La prima visita in gravidanza è di solito la più lunga e sarebbe auspicabile la presenza anche del futuro papà. La maggior parte del colloquio consiste in uno scambio di informazioni, in forma amichevole e disponibile. È consigliabile eseguire la prima visita ostetrica appena diagnosticata la gravidanza, entro il primo trimestre. Conviene prepararsi una lista scritta delle domande che si desidera sottoporre al ginecologo. Le visite successive avranno cadenza mensile.

È preferibile eseguire gli esami prescritti di volta in volta, circa a metà fra un controllo e l’altro, in modo che non siano troppo “vecchi” o, al contrario, non si faccia in tempo a ritirarne il risultato. In occasione della visita vengono rilevati: dati anamnestici: notizie sui familiari, sulle malattie di cui ha sofferto la donna in passato, eventuali interventi chirurgici, allergie, trasfusioni di sangue, dati nel contesto ostetrico e ginecologico; pressione arteriosa (valori limite 140/90); altezza e peso corporeo; condizioni dello sviluppo uterino e del suo stato (esame addominale); condizioni del collo dell’utero (esplorazione vaginale e/o visita con lo speculum); esame clinico del seno.
L’ecografia tridimensionale in gravidanza, un’emozione unica !

Dopo le grandi scoperte nel campo diagnostico del secolo scorso, anche il nuovo millennio sta offrendo alle future mamme e papà in dolce attesa attraenti modalità per conoscere in anteprima il proprio bambino. Già l’ecografia tradizionale, grazie al costante miglioramento della tecnologia e all’impiego di apparecchiature ad alta definizione, aveva dato modo ai genitori di cogliere immagini significative del profilo, degli arti o di altre parti del corpo del proprio bebè. Negli ultimi decenni abbiamo così potuto fornire in anteprima visioni di “sbadigli”, “singhiozzi” e “saluti” o sequenze di bambini che si succhiano il dito, anche se per le mamme e i papà queste immagini erano spesso frutto di una commistione tra realtà e fantasia.

Ma ciò non è bastato! Ecco allora che, dopo circa 10 anni di “tentativi”, finalmente oggi è disponibile una metodica di ecografia tridimensionale accessibile a tutti, medici e utenti! Confidenzialmente la chiameremo 3D.
Questa nasce dall’integrazione tra il principio dell’ecografia bidimensionale basata sull’acquisizione di piani di sezione ottenuti con gli ultrasuoni secondo assi trasversali, longitudinali e obliqui, e la ricostruzione tridimensionale computerizzata  dell’organo da studiare, di alcuni distretti anatomici o del feto in toto. Quando si avvia il modulo tridimensionale la sonda, tenuta ferma sull’addome materno, acquisisce automaticamente le immagini.

A cosa serve l’ecografia 3D e quali sono i limiti

Grazie all’ecografia tridimensionale è oggi possibile diagnosticare alcune malformazioni fetali che potrebbero sfuggire con l’ecografia tradizionale: difetti del viso, delle mani, dei piedi, della colonna vertebrale e del cuore.

È assolutamente necessario,però,concludere questa breve presentazione della 3D con alcune precisazioni utili. L’ecografia tridimensionale non può essere assolutamente eseguita come esame di routine. È opportuno che il medico acquisisca prima, con la tecnologia classica, tutti gli elementi biometrici e morfologici del feto e fornisca alle coppie la “certezza” che il bambino sia sano. Solo in casi specifici avvierà l’esame tridimensionale come ausilio o completamento di quello bidimensionale, cioè solo quando si rendesse necessario per dirimere dubbi o confermare sospetti diagnostici.
Quando, invece, l’esame viene richiesto dalle coppie solo per “vedere” il proprio bambino, è assolutamente necessario che il medico precisi e sottolinei prima in modo chiaro i limiti della metodica,  la possibilità di non ottenere immagini accattivanti e che, a volte, gli artefatti tecnici possono dare false visioni di anomalie inesistenti. L’ecogenicità del soggetto, come per tutte le altre ecografie, influenza notevolmente l’esito “spettacolare” dell’esame che si svolge con le stesse modalità di quello standard. L’unico fastidio per la donna è rappresentato da una modesta vibrazione della sonda. In considerazione degli alti costi delle apparecchiature e della lunghezza dell’esame, talvolta sarebbe opportuno eseguirlo in un altro momento, pertanto potrà essere richiesto alla donna di ritornare per una seduta dedicata. Noi stiamo utilizzando l’ecografia tridimensionale da poco tempo e tutti (medico, mamme e papà) siamo stati pervasi da un nuovo entusiasmo, simile a quello che provammo oltre 25 anni fa quando i primi ecografi fecero il loro ingresso nella pratica clinica e aprirono una finestra su un mondo misterioso e affascinante, fino ad allora sconosciuto. Da quei tempi ci sono stati notevoli progressi tecnologici ma, prima di fare voli pindarici, abbiamo il dovere di porci alcune domande. Il pianto, il sorriso, gli sbadigli e le smorfie che i bambini ci mostreranno dal loro ambiente sommerso saranno davvero utili per migliorare la diagnostica prenatale? Le espressioni così precocemente “rubate” ai nostri bambini serviranno davvero agli psicologi per capire di più della psiche umana? Noi ne siamo convinti ma riteniamo che ci debba essere molta prudenza affinché questo potente mezzo diagnostico non si trasformi in uno nuovo e “divertente” elemento mediatico!

(11-13 settimane di gravidanza) – L’ecografia genetica è una ecografia che valuta lo spessore della nuca (translucenza nucale) e la presenza dell’osso nasale del feto. Il BITEST è un prelievo di sangue materno che viene eseguito lo stesso giorno dell’ecografia genetica e valuta il livello di due ormoni prodotti dalla placenta (beta-hCG e PAPP-A).

Combinando le informazioni dell’ecografia genetica e del bitest con l’età e la storia delle precedenti gravidanze è possibile identificare i feti a rischio di anomalie dei cromosomi, in particolare di trisomia 21, con un’accuratezza del 90%. L’alta accuratezza e l’assenza di rischi per la madre e per il feto fanno dell’ecografia genetica + bitest il test di screening ideale per la trisomia 21, rivolto a tutte le donne che vogliono una percentuale di rischio personalizzata e non basata solo sulla loro età.Oggi è possibile effettuare un ulteriore test di screening prenatale, la ricerca del DNA fetale su sangue materno, anch’esso è un test altamente affidabile e predittivo di anomalie cromosomiche, si effettua con un semplice prelievo ematico alla madre tra la 11^ e 12^ settimana di gestazione.

Se il test indica per il feto un rischio elevato di trisomia 21, è possibile procedere all’esame dei cromosomi mediante villocentesi o amniocentesi.

Ecografia morfologica

L’ecografia morfologica è eseguita tra 19 e 22 settimane di gravidanza per studiare l’anatomia del feto ed escludere il 90% delle malformazioni gravi. Tale indagine è condotta con grande accuratezza ed è perciò nota come ecografia di II° livello. Nel corso dell’esame, ampio spazio viene dato alla valutazione dell’anatomia e della funzione del cuore fetale ( ecocardiografia).Per tali prestazioni ci affidiamo a professionisti di provata esperienza in Ecografia di 2° livello e diagnosi prenatale.

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Studio Ostetrico - Ginecologico Studio Dr. Massimo Nalon

Il Dr. Nalon è a disposizione per rispondere alle vostre domande su sterilità, procreazione assistita e gravidanza.